studio di architettura attilio stocchi 

2017

Muse a Milano. Accoppiamenti giudiziosi.

Milano, Palazzo Reale, Sala delle Cariatidi.

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“Le Muse sono in genere adorate presso le fonti e i boschi” (F. Nietzsche)

A terra, il bacino ellittico blu/verde (Ral 5020, blu oceano) è una proiezione del grande soffitto a volta ridisegnato da cui sembra discendere – come mundus terreno.

Nella penombra, incupendo, il colore diventa come acqua scura, lo stesso presente, in schegge, nei pietrischi che formano le bordature del pavimento seminato della Sala.

L'ellisse, per inserirsi con misura nello spazio, è costruita sulle proporzioni 8/3: 40,00 metri di lunghezza per 15,00 metri di larghezza la Sala delle Cariatidi; 22,40 metri di lunghezza per 8,40 metri di larghezza gli assi dell'ellissi. Lungo il perimetro e all'interno del bacino ellittico sono piantati 1288 steli metallici bianchi (Ral 9018, bianco papiro) che ne schermano la parte centrale (la sacra fonte alle Muse – Castalia – era protetta da un bosco).

Nella selva fitta degli steli si ritaglia spazio una radura: 9 “stanze” esagonali, accostate come grandi tessere di mosaico. Ogni stanza una Musa, ogni Musa un racconto da cui emergono e si raggruppano, per analogia e discendenza etimologica, i pezzi di un ideale museo totale milanese. L'altezza degli steli/papiri/piante aumenta dal centro verso l'esterno, pilotando lo sguardo di chi li attraversa in direzione della grande volta ellittica, su cui vengono proiettati dettagli fuori scala delle opere – atlanti di nuovi possibili cieli.” (Anna Foppiano)