ATTESA
2010
Attesa.
Padiglione Italia, XII Biennale di Venezia, Tesa delle Vergini.
"Entrare soli in uno spazio. Che implode e sembra assorbire tutto: quasi camera anecoica, spugna — che tutto imbeve. Buco nero? Forse meglio: lo spazio pieno come una nebbia, nebbia impalpabile ma che esiste e che si può compenetrare. E così l'architettura si fa incontro, in primis con se stessi. Vuoto, dove la vita, la possibilità di movimento, è suggerita proprio da questi coni: l'istantanea del loro posizionamento, in un preciso momento, è il qui ed ora. Si odono delle voci e si è colpiti da frecce di luce e da immagini di altri mondi. Questi cunei non spengono solamente le voci, il desiderio di uscire: una piccola fessura/apertura li trasforma in grandi orecchie, pronte ad accogliere le voci dallo spazio intorno, e in grandi occhi pronti a dialogare con le altre vite che qui circondano. Vuoto come luogo di incontro e interazione. I suoni e le voci collidono all'interno del visitatore che li registra. Non tanto, non solo visione di altri oggetti, ma probabilità/desiderio di interagire con l'intorno: questo è l'oggetto della mia riflessione. Questa è la fisica, intesa come spazio fisico, spazio che vuoto o gioco tra vuoto e presenza. Questo gioco non può non generare riflessioni sul cosmo, e in quella calma si ritrova la geometria d'ordine, ordine che tutti ricerchiamo prima di tutto dentro di noi."
Attilio Stocchi
progetto: Attilio Stocchi
collaboratori: Dimitri Chatzipetros, Laura Crespi, Enrico Prato
in dialogo al testo: "Le particelle si incontrano nel vuoto" di Achille Stocchi
PUBBLICAZIONI
“La Stampa”, 23 agosto 2010
“Il Giornale”, 29 agosto 2010
“The Wall Street Journal”, 10 settembre 2010
“Costruire” 330, novembre 2010
Alberto Ferraresi, Lapis Niger, XII Biennale architettura di Venezia, Attilio Stocchi, www.architetturadipietra.it 18/05/2012